giovedì 24 gennaio 2008

L'incubatrice

Che cosa brutta è mai questa...
che noia, che presa in giro!
Sembra che tutto sia a portata di mano, il vetro è trasparente, posso vedere, posso sentire, posso...
aspetta un attimo.

Il bambino rimase chiuso lì dentro, per migliaia di anni.
Non aveva mai visto, mai afferrato, mai ascoltato o annusato qualcosa.
Era stato limitato da quelle strette mura trasparenti, ma non si sentiva triste e di certo non era arrabbiato, ma non era neanche felice... insomma, non aveva ancora provato.
Oddio, per la verità qualche volta l'incubatrice era stata aperta,  qualcuno lo aveva controllato, la mamma lo prese pure in braccio una volta;  qualcuno gli aveva bisbigliato qualcosa, qualcun'altro gli aveva addirittura fatto delle smorfie; di certo nessuno lo aveva giudicato, non c'era motivo. Ma insomma, non aveva mai veramente avuto la possibilità di farsi un giro, di guardare o andare oltre quella stanza.

I medici erano molto attenti, i genitori guardavano al futuro speranzosi, ma anche molto confusi.

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